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Chemioterapia meno invasiva grazie alla realtà virtuale 

Chemioterapia. È una parola che sicuramente può generare ansia, stress, disagio. Diversi studi, però, stanno testando la possibilità di utilizzare la realtà virtuale per ridurre gli effetti collaterali, psicologici e fisici, di questo trattamento.  

Alla chemioterapia, infatti, si associano disturbi eterogenei, dalla nausea al dolore fisico, passando per la ben nota perdita di capelli fino alla difficoltà nell’accettare i cambiamenti nella fisionomia. Anche per questo, parliamo di un iter terapeutico associato all’aumento del rischio della depressione, oltre che di altri disturbi di salute mentale. 

In tal senso, l’utilizzo della realtà virtuale potrebbe risultare innovativo, anche grazie alla sua natura non farmacologica. 

Realtà virtuale ed esperienze immersive per ridurre disagi psicofisici  

La realtà virtuale sta attraversando dei progressi radicali ed è ormai in grado di farci immergere in un ambiente completamente nuovo, rendendo l’intrattenimento sempre più avanzato. Questa tecnologia è stata testata in uno studio, “Patient’s Dream”, condotto all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, il cui scopo era diminuire il disagio psicofisico avvertito dalle pazienti con tumore al seno e all’ovaio durante i trattamenti oncologici.  

Questo utilizzo della realtà virtuale ha prodotto una riduzione dei sintomi legati a stress, fatica, nausea e percezione del tempo di durata della chemioterapia. Lo studio ha coinvolto 44 pazienti con tumore al seno e all’ovaio: ventidue di queste hanno ricevuto il supporto della realtà virtuale, mentre le altre hanno ricevuto un supporto convenzionale con l’utilizzo di musica e letteratura.   

I contenuti creati per l’occasione sono stati selezionati basandosi su criteri predefiniti:  

  • Elevato comfort di visione con immagini chiare e ad alta definizione; nessun movimento brusco della telecamera; rischio ridotto di nausea, ecc. 
  • Contenuti rilassanti e coinvolgenti. Concerti; passeggiate nelle più belle capitali europee; passeggiate in montagna, spiagge, luoghi esotici incontaminati e sessioni di yoga. 
  • Durata di visione ridotta. Ogni singolo contenuto non supera i 10 minuti e la terapia dura al massimo 60-90 minuti. 

Ansia, depressione e altri disagi psicofisici si riducono notevolmente con la realtà virtuale 

Ansia, depressione e altri disagi psicofisici sono diminuiti in ambedue i gruppi, secondo quanto rilevato durante lo studio. Tuttavia, solo nel gruppo in cui è stata testata la realtà virtuale la riduzione è stata significativa nel tempo. 

Inoltre, l’86% delle pazienti (19 su 22) supportate dalla realtà virtuale hanno percepito la durata della chemioterapia come significativamente più breve rispetto alle pazienti che hanno ricevuto il supporto convenzionale (il 76% hanno percepito la durata della terapia più lunga del previsto). 

Ansia e depressione non sono gli unici disturbi che la realtà virtuale sembra riuscire a far diminuire. Un altro esempio è l’astenia, uno stato di estrema debolezza causato da perdita della forza muscolare.  

Se i risultati riscontrati da questo studio dovessero trovare altre conferme è probabile, in un’ottica di miglioramento della qualità della vita dei pazienti, che in futuro la realtà virtuale e le tecnologie digitali trovino sempre maggior impiego in questo ambito.