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RUNTS: cosa è cambiato da novembre ad oggi

Del RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, abbiamo già parlato poco tempo fa. Era il mese di ottobre dello scorso anno quando il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva reso pubblico il decreto n.561, con il quale veniva sancita la creazione di un Registro Unico per le organizzazioni di volontariato, le cooperative, le onlus, le fondazioni e tutti gli enti filantropici, associativi o comunque diversi dalle società a scopo di lucro.

L’iscrizione al Registro, che è pubblico ed accessibile via web, è indispensabile per l’ottenimento della qualifica di ETS (Ente del Terzo Settore), senza la quale non è possibile accedere alle agevolazioni fiscali previste dal decreto, né diventare beneficiari del 5×1000.

Dopo l’attivazione del RUNTS nel novembre 2021, la prima fase operativa ha riguardato la trasmigrazione degli enti già iscritti ai registri regionali e provinciali, ossia le ODV (Organizzazioni di Volontariato) e le APS (Associazioni di Promozione Sociale), alle quali è stato concesso un lasso di tempo di 90 giorni per concludere il passaggio dei dati alla nuova piattaforma digitale.

Registro Unico Nazionale del Terzo Settore | Le verifiche

Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, trascorso il periodo ammesso dalla normativa, dovrebbe essere diventato realtà per tutti gli enti coinvolti nella trasmigrazione. Terminata la fase di iscrizione a fine febbraio 2022, si è aperta la fase di verifica, durante la quale gli uffici del RUNTS controlleranno che tutto quanto inserito – documenti, informazioni e quant’altro – sia corretto. In caso di lacune o errori nelle comunicazioni, la procedura di iscrizione dell’ente responsabile della mancanza verrà sospesa per 60 giorni. Qualora i dati mancanti non vengano integrati nei 60 giorni previsti, l’ente non risulterà iscritto al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

La fase di verifica, iniziata a febbraio, si protrarrà fino al 20 agosto e richiederà l’impegno attivo anche delle associazioni richiedenti: oltre ai controlli operati dai responsabili del RUNTS, infatti, dovranno essere passati al vaglio anche l’aggiornamento e la veridicità dei dati attribuiti in piattaforma; un accertamento affidato ai rappresentanti legali delle associazioni.

Entro il mese di maggio, inoltre, ci si aspetta che la piattaforma web venga integrata con una serie di funzioni aggiuntive, riguardanti la possibilità di modificare o integrare quanto indicato precedentemente o di effettuare delle deleghe.

Le ultime novità, infine, riguardano l’accreditamento del 5×1000: perché quest’ultimo vada a buon fine è necessario che gli enti abbiano spuntato la voce “Accreditamento al 5 x 1000” al momento dell’iscrizione al RUNTS. Per le ODV e le APS soggette al processo di trasmigrazione di cui sopra sarà necessario introdurre la stessa voce indicata per gli enti già iscritti presentando la pratica online entro il 31 ottobre.