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Un test salivare per il tumore al seno   

Un test salivare messo a punto da un team congiunto delle Università della Florida e dell’Università Nazionale Yang Ming Chiao Tung di Taiwan potrebbe cambiare il futuro della diagnosi del tumore al seno. 

Sono infatti apparsi pochi giorni fa sul Journal of Vacuum Science & Technology i risultati di uno studio che ha valutato la possibilità di riconoscere alcuni sottotipi di cancro al seno attraverso un semplice test salivare. Come? Rilevando la concentrazione di due biomarcatori correlati alla malattia, HER2 e CA15-3. 

Di HER2 abbiamo parlato più volte. Sappiamo che questa sigla indica il recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano e che circa il 20% dei tumori al seno esprime positività al biomarcatore in questione. I tumori HER2 positivi, rispetto agli ormonosensibili, tendono ad essere più aggressivi e a dare luogo più facilmente a metastasi o recidive

CA15-3, invece, è un antigene associato non solo al carcinoma mammario, ma anche ad altri tipi di tumore, come quello dell’ovaio, del fegato, del polmone e del pancreas. Un livello elevato di CA15-3 nel sangue può dipendere dalla presenza di cellule tumorali, motivo per cui questo biomarcatore viene utilizzato per capire come e quanto la malattia stia evolvendo, quale sia la risposta alle terapie nei carcinomi metastatici e anche per individuare precocemente le recidive. 

In alcuni casi la rilevazione di HER2 e di CA15-3 può avvenire in combinazione. 

Ma quali sono i vantaggi di questa nuova tipologia di test diagnostico, oltre l’indiscutibile rapidità di esecuzione? Il test salivare, se effettivamente introdotto nella pratica clinica, potrebbe rappresentare un’alternativa o una compensazione ai metodi diagnostici attuali, ossia mammografia, risonanza magnetica, biopsia ed ecografie. Metodologie, queste, di cui gli autori dello studio sottolineano gli svantaggi: costi elevati, imprecisioni negli esiti (ad esempio, quando eseguite su donne giovani con seno particolarmente denso), invasività ed esposizione alle radiazioni.