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Beta catenina e crescita tumorale: novità dalla ricerca 

La beta catenina, a volte indicata anche come β-catenina, è una proteina che svolge funzioni eterogenee all’interno dell’organismo, alcune delle quali correlate alla sopravvivenza cellulare. 

Alla base della codificazione di questa proteina c’è CTNNB1, un oncogene, cioè un gene la cui attività influenza la riproduzione delle cellule, aumentando la possibilità che questo processo sfoci nello sviluppo di un tumore. 

Esistono infatti prove certe della correlazione tra l’attività della beta catenina e alcune neoplasie, tra cui il tumore del colon-retto e il carcinoma basocellulare, una tipologia di cancro della pelle. Non altrettanto definito, purtroppo, è il legame tra il funzionamento di questa proteina e la genesi del tumore al seno. 

Nonostante ciò, uno studio apparso a maggio 2023 su Nature Communications ha identificato un meccanismo molecolare associato ad una prognosi più favorevole nei casi di tumore al seno, legato proprio alla beta catenina.  

Vediamo di cosa si tratta. 

p140Cap: una proteina per inibire la beta catenina 

P140Cap è il nome di una proteina la cui espressione, secondo gli autori dello studio, è associata a possibilità minori di recidive e a tassi di sopravvivenza più alti, soprattutto nei casi di tumore del seno HER2+

Questo perché p140Cap ha la capacità di inibire il funzionamento della beta catenina, agendo così su due fronti distinti: limitando l’auto rinnovamento delle cellule neoplastiche e favorendo la risposta del sistema immunitario contro la malattia. 

Nei casi di assenza della proteina, l’attivazione della beta-catenina procede in maniera incontrollata, disattivando i meccanismi immunitari anti-tumorali e incoraggiando lo sviluppo del tumore. Lo studio ha quindi confermato il legame tra scarsi livelli di p140Cap e l’aggressività del cancro, oltre che la presenza ridotta di linfociti nelle zone più vicine alla massa tumorale.