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L’Abruzzo approva un nuovo PDTA

La giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato, nella seduta del 3 settembre 2021, un nuovo documento tecnico sulla rete senologica del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per il tumore della mammella. Il documento in questione aggiorna e sostituisce il precedente PDTA, approvato il 26 giugno 2017 ma che era rimasto, di fatto, lettera morta.

Chiamatelo “effetto test genomici”: il necessario recepimento da parte della giunta regionale del Decreto del Ministero della Salute del 18 maggio 2021 – che definisce modalità di ripartizione e i requisiti di erogazione del fondo di 20 milioni assegnato al rimborso dei test genomici – ha provocato un gradito effetto a cascata nella cura del tumore al seno d’Abruzzo. Il Decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 luglio 2021, prevedeva infatti, entro 60 giorni dalla sua data di pubblicazione, l’emanazione di delibere regionali riportanti le indicazioni relative alle modalità organizzative per la prescrizione, l’esecuzione, l’utilizzo, le verifiche e i controlli dei test genomici, che aiutano i medici a decidere quando la chemioterapia può essere evitata. Dal momento che i nuovi sviluppi nazionali hanno reso del tutto superato il PDTA del 2017, non restava che mettersi al passo con i tempi. Anche perché, proprio in Abruzzo, l’azienda sanitaria locale di Chieti è stata la prima in Italia a offrire la possibilità di accedere gratuitamente al test Oncotype Dx alle donne con carcinoma mammario ormonoresponsivo nell’ospedale di Ortona (2014). L’esperimento virtuoso non fu però replicato dalle altre Asl, creando disparità di trattamento all’interno della stessa regione.

Il nuovo PDTA definisce la rete senologica secondo il modello “Hub e Spoke”, stabilisce le modalità di connessione funzionale tra i centri hub e i centri spoke, specifica i servizi da garantire di rispettiva afferenza, identifica nel gruppo interdisciplinare di cure oncologiche (GICO) il riferimento centrale e vincolante della presa in carico. Come da prassi, il PDTA illustra inoltre le fasi diagnostica, preoperatoria e chirurgica, post-operatoria, di follow-up, della malattia avanzata e delle cure palliative e comporta l’adozione di specifiche misure organizzative da parte delle aziende sanitarie locali, quali la strutturazione degli ambulatori dedicati di senologia e degli ambulatori di Medicina integrata presso i centri hub e spoke. Inoltre, esplicita nell’ambito del percorso clinico di presa in carico e di gestione del tumore della mammella, le misure organizzative per l’effettuazione dei test genomici destinati alle pazienti con carcinoma mammario ormonoresponsivo in stadio precoce, specificando gli adempimenti funzionali all’erogazione delle risorse.

Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale rappresenta una garanzia di uniformità delle cure sul territorio regionale da parte delle aziende sanitarie locali. Nonostante la Regione Abruzzo avesse approvato nel giugno del 2017 il documento tecnico elaborato dall’Agenzia Sanitaria Regionale, la sua applicazione era rimasta sulla carta, come denunciato ripetutamente dalla delegazione Europa Donna Abruzzo. Ora che la politica ha esaurito il suo ruolo, approvando il PDTA, la palla passa al Dipartimento regionale di Sanità, che dovrà compiere gli adempimenti necessari alla gestione delle risorse, e soprattutto all’Agenzia Sanitaria Regionale, che dovrà monitorarne l’attuazione da parte delle aziende locali.