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“La fortuna costa, la sfortuna di più”: la nuova campagna di Europa Donna Italia

Le donne sanno fare rete, sanno aiutarsi, sanno muoversi insieme, compatte, per raggiungere un obiettivo comune. Sta accadendo anche in queste settimane. Sui social appaiono immagini e video di donne, alcune dicono: “sono fortunata”, altre invece, “sono sfortunata”. Fanno parte della campagna “La fortuna costa, la sfortuna di più” di Europa Donna Italia, che ha appena preso il via. Sono dichiarazioni forti, per perorare una grande causa.

Già, perché non tutte le donne hanno un uguale accesso allo screening mammografico organizzato nel nostro Paese. Attualmente, infatti, in alcune Regioni il programma di screening inizia a 45 anni, in altre solo dai 50, in alcune arriva fino ai 69 anni, in altre si estende fino ai 74.

Una differenza che crea un’ingiustizia strutturale nel sistema sanitario, influenzando direttamente le possibilità di prevenzione e diagnosi precoce del tumore più frequente nelle donne.

Sono disuguaglianze che non devono esistere, che pongono l’Italia un passo indietro rispetto a quanto richiesto dalle Linee guida europee, che fin dal 2017 chiedono di ampliare la fascia di età dello screening mammografico dai 45 ai 74 anni.

La campagna “La fortuna costa, la sfortuna di più” di Europa Donna Italia sarà attiva fino a settembre. In ottobre, mese della prevenzione del tumore al seno, i risultati saranno presentati alle istituzioni nazionali e regionali; specifiche azioni di advocacy saranno in particolare rivolte alle regioni che devono ancora attuare o completare l’ampliamento dello screening.

Per aderire basta un click: https://www.europadonna.it/la-fortuna-costa-la-sfortuna-di-piu/

La campagna ha il patrocinio di Osservatorio Nazionale Screening e Gruppo Italiano Screening mammografico e il supporto non condizionante di Lilly.