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IT’S TIME TO ACT per ripristinare i servizi di cura oncologici durante e post pandemia Covid-19

Che il cancro non aspetti il Covid ormai è risaputo ma che nemmeno i cittadini né le istituzioni debbano aspettare è un messaggio che va ancora ribadito. È ora di agire, it’s time to act, prima che sia troppo tardi: un appello della European Cancer Organization per non lasciare che il Covid-19 fermi la lotta contro il cancro.

Time to Act è una campagna multilingue con eventi online localizzati in cui sono intervenuti i rappresentanti dei parlamenti, delle associazioni di pazienti e delle comunità scientifiche. I materiali di comunicazione ufficiali sono stati tradotti in oltre 30 lingue e resi disponibili nella sezione del sito dedicata ad ogni Paese, insieme alle rassegne stampa nazionali, ai video dei testimonial e ai documenti delle singole presentazioni. Un lavoro enorme. Perché? Perché ci sono argomenti che superano i confini geografici e politici e le barriere linguistiche: il cancro è uno di questi.
Time to Act è un invito concreto ai Paesi europei a riflettere e ad affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 in campo oncologico, conseguenze che hanno comportato il blocco degli esami di diagnosi precoce e, in certi casi, anche della presa in carico dei pazienti oncologici.

Vogliamo condividere qui una sintesi del manifesto di apertura di Time To Act perché, se è vero che i numeri sono impressionanti, insieme agli altri Paesi europei e con una buona capacità di pre-visione, possiamo recuperare.

Time To Act: “A causa del Covid-19, in Europa potrebbero non essere stati diagnosticati oltre un milione di casi di cancro, eppure i controlli regolari permettono di individuare e trattare precocemente i tumori. Un malato di cancro su 5 malati non sta ricevendo le cure chirurgiche o chemioterapiche di cui ha bisogno; a causa della pandemia, 110 milioni di esami di screening non sono stati effettuati, con un conseguente ritardo nelle diagnosi di cancro.

Il Covid-19 ha evidenziato importanti carenze nel nostro sistema sanitario e la necessità di innovazione tecnologica per supportare il personale sanitario nella fase post-pandemica.

Se non agiamo ora, il Covid-19 potrebbe senza dubbio causare un’epidemia di cancro nel futuro.

Non lasciare che il cancro diventi la “C” dimenticata nella lotta contro il Covid-19.”

 

TIME TO ACT. Il lancio italiano

A fare gli onori di casa della European Cancer Organization  per il lancio italiano della campagna è stato il Presidente Matti Aapro che, con l’occasione, ha presentato il Codice europeo della buona pratica contro il cancro” (The European Code of Cancer Practice), una sorta di manifesto che enuncia i diritti fondamentali dei malati di cancro (https://www.europadonna.it/2020/11/30/codice-europeo-diritti-pazienti-oncologici/), dall’equo accesso alle cure alla reintegrazione nella società senza discriminazioni.

Per il lancio italiano sono intervenuti molti Parlamentari europei, Ministri, Onorevoli e rappresentanti della Commissione europea come Davide Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, Roberto Speranza, Ministro della Salute, Alessandra Moretti, Membro del Parlamento europeo e Francesco Congetti, Presidente Confederazione Oncologica Cardiologi Ematologi (FOCE).

In rappresentanza dei movimenti e delle associazioni di pazienti, oltre alla nostra Presidente Rosanna D’Antona, hanno partecipato  Pietro Presti, Membro del Consiglio Direttivo e Vice-Presidente Europe and Cancer Patient Coalition ed Elisabetta Iannelli, Segretario Generale Federazione delle Associazioni di Volontariato In Oncologia (FAVO).

Hanno chiuso l’incontro gli specialisti in campo oncologico come Giuseppe Curigliano, Professore di Oncologia Medica dell’Università di Milano e Direttore della Divisione di Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative presso l’Istituto Europeo di Oncologia, Saverio Cinieri, Presidente Eletto Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM)  e Antonio Spinelli, Segretario Generale Società Europea di Proctologia. Insieme a loro abbiamo passato in rassegna le conseguenze della pandemia sui pazienti oncologici e sulla prevenzione, abbiamo ascoltato le raccomandazioni e le proposte per salvaguardare gli ospedali e riguadagnare la fiducia dei pazienti e condividiamo, in ultima analisi, l’appello a una riorganizzazione del lavoro per smaltire le liste di attesa e recuperare i ritardi accumulati.

Questa è solo una breve sintesi dell’evento virtuale che potete in streaming qui.